Progetto Wi-fi
della sezione ARI di Trani
La sezione A.R.I. di Trani ha voluto, nell'ambito
della sperimentazione tecnica, sponsorizzare il progetto di una connessione
digitale a pacchetti ad "alta velocità".
Lo scopo di queste pagine è quello di
illustrare le fasi e i particolari della realizzazione di due ricetrasmettitori
Wi-fi basati su access point D-LINK
DWL900AP+.
Ormai in molte parti d'Italia e del mondo si
sperimentano link wi-fi sempre più efficienti,
ma è un piacere (se non un dovere) del radioamatore, condividere e
divulgare la sua particolare esperienza di sperimentazione.
E' proprio questo che ci ha spinti a documentare
mediante fotografie, ad ogni passo della costruzione, il nostro lavoro.
A Trani, c'è stato il primo collegamento (anche
PUGLIESE) Wi-Fi , il giorno 4 Settembre 2003 alle ore
19.00.
La distanza coperta e' stata quella da casa di Piero
I7IGX a quella di Alfredo IZ7BOJ, equivalente ad almeno un km.
Un
ringraziamento, in particolare, deve andare al Maestro Orafo Spallucci Mauro, che "pazientemente" ci ha
aiutati nella realizzazione dei due "gioielli".
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Documentazione ipertestuale
sull'adattamento di
un dispositivo
commerciale ad uso
radioamatoriale
Anno Domini 2003
I nostri due apparati
sono costituiti essenzialmente dai seguenti componenti:
1. L'access point D-LINK
DWL 900AP+
2. Il riduttore 12V-5V
3. Il sistema di ventilazione
4. L'antenna
Tutto è
racchiuso in opportune scatole in PVC a tenuta stagna di tipo elettrico
(GEWISS) delle dimensioni di 19X25 cm.
Il cavo di discesa
è un comune cavo FTP schermato, cat. 5, a 4 doppini. Di questi, due doppini
portano i segnali RX e TX dagli A.P. alle schede di rete dei nostri PC, mentre
i rimanenti due portano la tensione a 12V ai riduttori. Per limitare le cadute
di tensione sono stati usati due fili per il + e due fili per il -; in
particolare, per evitare creazioni di campi e.m.
all'interno del cavo, su ogni doppino viaggiano + e - intrecciati.
Su ogni scatola, come
si vedrà nelle foto, vi è una presa a 8 poli di tipo microfonico.
Per favorire la
circolazione dell'aria all'interno della scatola (nonostante l'esigua potenza,
c'è parecchia dissipazione di calore), abbiamo optato per una ventola a
12V (come quella dei processori dei PC) che aspira aria da un fianco della
scatola per farla uscire dall'altro. In tal modo l'a.p.
e il riduttore vengono investiti completamente dal flusso d'aria.
L'ingresso e l'uscita dell'aria sono costituiti da due raccordi
a gomito (90°) per scarichi idrici del diametro di 1" fissati sui
fianchi della scatola e orientati verso il basso, in modo tale da non fare
entrare acqua in caso di pioggia.
I tubi a gomito di tipo idraulico vengono fissati sui fianchi
della scatola mediante due raccordi per canaline elettriche del diametro di
1" con filettatura e dado di fissaggio.
Sull'ingresso e l'uscita dell'aria sono state fissate due
retine metalliche a maglia fitta (tipo zanzariera) per evitare l'intrusione di
insetti e la formazione di nidi o ragnatele.
All'interno della scatola è stato necessario raccordare
il tubo dell'aria con il profilo quadrato della ventola. Per far
ciò è stato creato un raccordo tramite un pezzo di tubo di PVC
per canaline sciolto con il cannello e sagomato opportunamente premendo
direttamente sul tubo e sulla ventola. Per sigillare ogni spazio vuoto abbiamo
usato del silicone, mentre per fissare il raccordo sulla scatola abbiamo usate
della colla bicomponente.
Il cuore del riduttore di tensione è la coppia di LM7805 fissata sugli opportuni dissipatori. Il datasheet
dell' LM7805Si
vede anche il cavo rosso-nero con il jack che andrà ad alimentare l'a.p.
Questa
è l'antenna del sistema: una bi-quad.
Questo
particolare illustra il retro della scatola con le staffe di fissaggio al palo.
Si
noti la piastra di alluminio che evita la spaccatura della scatola.
Le
staffe sono quelle per fissaggio dei tubi idraulici, del diametro di 1/2 ''.
Qui
si può vedere il fissaggio sul palo